Utilizzo di protaghi robotizzato per confezionare l’anastomosi vescico-ureterale durante prostatectomia radicale laparoscopica

Virginia Varca1, Andrea Benelli1, Franco Gaboardi2, Andrea Gregori1
  • 1 Ospedale G. Salvini, U.O. Urologia (Garbagnate Milanese)
  • 2 Ospedale Ville Turro (Milano)

Abstract

Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare l'utilità di un nuovo portaghi laparoscopico con punta robotizzata nell’eseguire l'anastomosi vescico-uretrale dopo prostatectomia radicale laparoscopica (LRP).
Abbiamo arruolato quaranta pazienti consecutivi randomizzati in 4 gruppi: gruppo A (LRP eseguita da un chirurgo esperto), gruppo B (chirurgia robotica eseguita dallo stesso chirurgo esperto), gruppo C (LRP eseguita da un giovane chirurgo) e gruppo D (LRP eseguita da un altro giovane chirurgo con l'aiuto del portaghi robotizzato). Abbiamo valutato il tempo di anastomosi (TA), l'assenza di leakage, il giorno di rimozione del catetere vescicale, il tasso di complicanze tardive, la continenza urinaria a 3, 6 e 12 mesi.
I nostri dati hanno dimostrato un TA significativamente ridotto nel gruppo C rispetto al D; 3/10 pazienti appartenenti del gruppo C presentavano un leakage, 1/10 pazienti appartenenti il gruppo D hanno prolungato la cateterizzazione. A tre mesi la continenza nei 4 gruppi era del 65%, 63%, 48%, 50%, rispettivamente; a sei mesi è stata dell'86%, 89%, 81%, 87%; infine a un anno è stata 95%, 97%, 93% e 95%.
I nostri dati suggeriscono che il portaghi robotizzato Dèxtèritè costituisce un aiuto tecnologico supplementare alla chirurgia laparoscopica arricchendo un portaghi laparoscopico dei vantaggi del robot.

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